Gabriele D’Annunzio è uno di quegli uomini che nascono una volta ogni secolo, fanno un gran polverone e se ne vanno portando con se tutta un’epoca a cui hanno dato un carattere. Questo è l’uomo del Volo su Vienna, dell’Impresa Fiumana, dell’Irredentismo spinto e del Fascismo agli albori.
Di lui s’è detto di tutto. Si passa dai grandi elogi della borghesia che s’accalcava per vedere autografato la propria copia de Il Piacere, alle accuse di altre componenti della società che gli davano del guerrafondaio schiavo del proprio ego smisurato. Molti in quell’epoca volevano scrivere come faceva lui, affollavano teatri colonizzati dai suoi drammi e si riempivano le case di costose chincaglierie che solo gli esteti potrebbero acquistare.
La storia non ha nè premiato nè condannato quest’uomo dalla personalità unica, e noi che ci occupiamo di cultura passiamo in rassegna delle opere che ci ha lasciato.
Recitata dal buon vecchio Gassman, oggi ascoltiamo “La sera fiesolana”. Siamo nel 1889, in pieno Periodo Romano, anno in cui D’Annunzio compone questa poesia ed fa stampare Il Piacere. Non male come annata per il Vate, la cui carriera da questo momento in poi è tutta in ascesa.
Non siamo a scuola ed evitiamo commento e parafrasi, piuttosto cerchiamo di cogliere nella poesia gli eccessi di quel periodo, grazie ad un poeta che alla fine è stato voce di tutto un popolo in fermento.
Il vento scrive
Su la docile sabbia il vento scrive
con le penne dell’ala; e in sua favella
parlano i segni per le bianche rive.
Ma, quando il sol declina, d’ogni nota
ombra lene si crea, d’ogni ondicella,
quasi di ciglia su soave gota.
E par che nell’immenso arido viso
della pioggia s’immilli il tuo sorriso.
G. D’Annunzio
ho scritto anche io su D’annunzio…. condividerlo in alcune sue scelte si può anceh non condividerlo ma ammirare la sua vastità mentale e la sua arte è doveroso
Bravo, bella scelta! Alcyone si pone nel mezzo della produzione d’annunziana, rappresenta un momento di passaggio in cui l’autore lascia in disparte sia la dimensione superumana, sia quella del poeta vate e si dedica alla pura celebrazione della natura, realizzata come suggerisce il Guglielmino “con una sensualità fuori dai sensi” Chissà se questa era la vera dimensione di questo poeta che come dici tu “fu voce di un intero popolo in fermento”…
Verissimo
Giorgina Busca Gernetti
bel post, bel blog, bellissimo intento in generale di “Italia, io ci sono”: perché è giusto esserci, partecipare, farsi sentire, unire.
Complimenti dunque e buona continuazione del viaggio!
luca
ha sempre avuto la straordinaria capacità di esaltare l’emotività della comunicazione….quelle… sensazioni irrazionali della mente. l’ho sempre definito un Visionario Eccelso… un francescano dantesco… dalla lingua dolce e aggraziata. :o) Grazie e ciao. Cat.
Meraviglioso lasciarsi afferrare e trasportare dalla voce di Gassman e dai versi di questa poesia stupenda.
Una meraviglia. Da quanto tempo non la leggevo più. E pensare che su d’Annunzio mi sono laureato, in filosofia. La sua potenza simbolica, la sua forza evocativa. E la sua venerazione per la poesia e per il “padre Dante”.
(Peccato che Gassman, come sempre sopra le righe, carica troppo e si mette un po’ in mezzo. Ma pazienza.)
… e di comenti non ne aggiungo, ma un elogio lo rivolgo all’eclettico, quanto simile al D’Annunzio, Vittorio Gassman.
Lo stesso cipiglio e grande autentica recitazione. Come D’Annunzio, Gassman scrive e segna anch’egli un’era… di grandi passioni… recepite dalla gente come proprie.
Ottimo connubio d’autore questo video così sentito da entrambi… autore e attore.
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Un buon articolo di letteratura
Uno tra i miei poeti preferiti. Nella mia mente sono vivamente impresse le immagini che ha voluto trasmettere con le sue poesie, tanto sono sensoriali, ricche di colori e odori. Lui non si fermava a immaginare un altro mondo come molti altri poeti, lo osservava di petto per assorbire qualsiasi sensazione sensoriale era in grado di trasmettergli per tramutarla (lasciando intatta la sua vitalità originaria) in poesia.
A me non piace particolarmente D’Annunzio, però il tuo blog è sempre una piacevole lettura, sia per gli argomenti che tratti sia per il tuo stile di scrittura.
Ti ho citato qui, in uno dei tanti giochetti che si organizzano nel mondo dei bloggers.
http://centauraumanista.wordpress.com/2013/01/23/piccolopremiopermegrazieeeee/
“Saporito” post che mi fa apprezzare un Poeta tropo contestato; grazie per l’ascolto..l’ho inserito nella mia bacheca di Fb.
Pregevole!
D’annunzio è di certo un grande,
Un grande poeta letto da un altrettanto grande attore
Credete a una che c’è stata a lungo. Le serate a Fiesole sono meglio di quel “capolavoro”.
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