Sostiene Pereira è un sintagma, ma anche il nome di un libro e del film ad esso ispirato. Antonio Tabucchi è invece il nome di chi l’ha scritto, un pisano del ’43 follemente innamorato del Portogallo. Il colpo di fulmine scatta su una bancarella vicino alla Gare de Lyon, nel periodo in cui Trabucchi frequenta la Sorbona di Parigi. Qui acquista uno scritto di Fernando Pessoa, uno dei più celebri poeti del Portogallo.
La passione per lo scrittore lo porta a Lisbona e quindi decide di impararne la lingua. Tabucchi quindi si laurea nel 1969 e torna in italia per specializzarsi alla Normale di Pisa, andando in seguito ad insegnare portoghese a Bologna. Da quel momento in poi incomincia la prolifica attività di scrittore, che lo porta nel 1994 a pubblicare il capolavoro Sostiene Pereira.
La storia racconta del dottor Pereira, un giornalista portoghese, e la sua decisione di assumere un giovane di origine italiana per scrivere necrologi anticipati di personaggi famosi. Siamo nel 1938: in Portogallo comanda Salazar e l’Italia è sotto il fascismo da parecchi anni. Pereira, per la riluttanza ad occuparsi di politica, all’inizio non viene turbato dal regime, ma l’arrivo dell’italiano e della sua rivoluzionaria fidanzata lo porteranno a conoscerne i lati oscuri e a reagire.
Il film è del 1995 ed è impreziosito da Marcello Mastroianni, nella parte del Dottor Pereira, e dalle musiche di Ennio Morricone. L’opera racconta un pezzo di storia europea in modo originale, e ci riporta in quegli anni terribili mostrandoci un paese la cui dittatura é meno chiaccherata, ma non per questo meno brutale.
mai visto, mai letto. Grazie di avermelo ricordato. Lo inserisco nella “wishlist”
Ascoltare Tabucchi intervistato da Fazio, era un godimento. Un toscano di Portogallo versamente grande, peccato ci abbia lasciati così presto.
Grande libro, grande film. Magnifico Mastroianni
Ricordo ancora i sapori e gli odori di questo libro che ha influenzato la mia adolescenza. Concordo sulla magistrale interpretazione di Mastroianni nel film.
E’ un ottimo libro! La cosa strana è che il film è riuscito a rimanere all’altezza del romanzo… succede raramente.
Faccio tesoro del consiglio riguardo il film, non ero a conoscenza della sua esistenza. Ma, avendo adorato il libro, devo rimediare 🙂
Non conosco affatto il film. Grazie dell’informazione. La morte di Antonio Tabucchi è stata una piccola perdita quotidiana per i suoi articoli, per il suo blog e la grande perdita del suo spessore colturale e politico.
sherazade
Uno dei pochi film che mi sia davvero piaciuto pur avendo letto e amato il libro. Grande Tabucchi e grande Pessoa!
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Leggere Tabucchi e rivedere il film “Sostiene Pereira”. Un invito che giriamo volentieri ai nostri tre lettori.
Film veramente bello, che mi portò a leggere in seguito il libro
Prima il libro e poi il film, ma questa volta l’uno tiene l’altro.
Il libro mi piacque molto: assai malinconico, Pereira è un uomo solitario, il cui impegno nessuno ricorderà mai. Il film, invece, lo trovai scialbo: un copia-incolla del romanzo fatto in tutta fretta.
Grande libro, grande film.
adoro l’uno e l’altro. Lessi la parte del libro in cui uccidevano il ragazzo ad una maratona di lettura per i diritti civili.
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Su Tabucchi e Sostiene Pereira, dal blog ItaliaIoCiSono
Ho letto tanto Tabucchi senza aver sfiorato Pessoa, ma solo dalle sue parole piene di passione l’ho amato fin sa subito, ancora prima di conoscerlo.
Poi sono più o meno casualmente incappata ne Il libro dell’inquietudine ed è stato amore.
A Lisbona si organizza un movie tour dedicato a Sostiene Pereira (www.facebook.com/lisbonmovietour) 😉
Molto interessante, grazie per la segnalazione!