La Cipolla Rossa di Tropea è un bulbo di una particolare zona della Calabria tutelata dal marchio IGP e da un Consorzio, a partire dal 2008. La Cipuja ha origini molto antiche e sembra sia stata introdotta in Calabria dai Fenici, grande civiltà di mercanti e navigatori, e successivamente dai Greci. Ne parlano viaggiatori del XVIII secolo, colpiti dalla qualità di questo ortaggio, che fa parte dell’alimentazione degli abitanti locali da epoche molto antiche. Il disciplinare IGP prevede che questa cipolla venga prodotta in provincia di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia. La cipolla presenta un sapore dolce e deciso, e si può utilizzare fresca nelle insalate, condita con olio oppure cotta nelle ricette tradizionali.
Le tecniche di lavorazione sono regolamentate a partire dalla distanza tra un bulbo e un altro nel campo, per onorare la tradizione ed evitare contraffazioni. Questa cipolla è richiesta da molti ristoranti nel mondo e si può trovare nei principali supermercati, con la garanzia di un prodotto dalle qualità organolettiche ben precise e ricercate. La cipolla rossa, e questa è una nota personale, è ricca di antociani e flavonoidi. Questi composti dal nome strano sono molto importanti per la nostra salute e benessere: hanno proprietà antiossidanti e quindi eliminano i radicali liberi, quei composti che attaccano molecole di ogni genere del nostro corpo danneggiandole e accelerando l’invecchiamento. Le cipolle, inoltre, abbassano il valore glicemico e del colesterolo nel sangue, proteggendo l’apparato cardiocircolatorio.
La Cipolla Rossa di Tropea quindi è tradizione e territorio perché acquistando questo prodotto sappiamo molto di più rispetto alle altre cipolle sui metodi di lavorazione e provenienza; è qualità e bontà perché fa bene alla salute; è anche economia perché sono queste le miniere d’oro che un giorno sapremo sfruttare.
Per finire, se qualcuno non sopporta “l’alito pesante” dopo averle consumate, un rimedio popolare e non scientifico è quello di mangiare cioccolato o bere latte. In parole povere non avete più scuse, cipolle in tavola!
Cioccolato e latte? Bene, non vedo l’ora di avere un piatto di cipolle!
Questo si che è eccellenza italiana. Roba da grandi, assoluta protagonista, rispetto alla gregaria cipolla bianca, al massimo per soffritti e basi. Non parlatemi poi della marmellata di cipolle T., autentica apoteosi di gusto
Hmmm, l’ho assaggiata sul posto una decina di anni fa e devo dire che ha un sapore tutto suo…inconfondibile!!!
Le comprai a Tropea e le ho cucinate, ottime!!
Bellissimo post!
Evviva i prodotti italiani!
buona serata
.marta
che magnifico ricordo associato al sapore solce epungente della cipolla di tropea mangiata arrostita in un piccolo ristorante di fronte al mare di Capo Vaticano.
sherachebuonsaporehannoiricordi
Ottimo prodotto della terra calabra, presto un itineriario ad hoc su imageandbike.wordpress.com
Se non l’hai assaggiata, provala (cotta), ti cambia la vita!
Qualcuno l’ha già scritto, ma lo ripeto: arrostita è la morte sua 😉
Grazie per il post!!! Molti scrivono di cibo sul web, ma di prodotti all’apparenza semplici come la cipolla difficilmente. Se avete piacere c’è, da giugno in poi, durante l’estate, un’alta “rossa” di gran fascino…la cipolla rossa di Breme, in Lomellina. Arriva a pesare oltre il kilo e mezzo!
Avevo scritto anche io qualcosina in proposito…
[…] quando ho visto da lui questo video in incipit è stato un piacere per il palato e per la […]
Purtroppo ciò che vendono qui in Toscana come “cipolla di Tropea” è un gran disastro, tante foglie e scarso bulbo. In compenso prezzo alto.
ricordo quando in vacanza la mangia sul posto, una vera meraviglia e ora a casa la cerco sempre, una spanna sopra tutte le altre cipolle.
ops chiedo scusa errore di battitura mangiai
[…] Cipolla Rossa di Tropea. Oro Rosso di Calabria. […]
[…] aver parlato della Cipolla Rossa di Tropea e del Culatello di Zibello, eccoci di nuovo a parlare di gastronomia, con un formaggio DOC […]
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