Qual è l’emozione che si prova dopo aver sentito questa Litania? Quello che è difficile trasmettere in parole viene trasmesso dalla musica attraverso un collegamento molto profondo tra il messaggero e il ricevente. Questa straordinaria proprietà della musica, che ci permette di sospendere temporaneamente l’inesorabile trascorrere del tempo e immergersi nel sacro, quasi bagnandoci d’incenso, era ben chiara a Papa Gregorio I, detto il Grande. Oggi questo tenace uomo sarebbe probabilmente a capo di qualche multinazionale del marketing, ma allora dedicava anima e corpo ai proselitismi e alle lotte per il potere.
In quell’epoca i depositari della cultura e del sapere erano alle dipendenze di questa figura, e, di fronte al necessario consolidamento del potere spirituale e temporale, era urgente l’invenzione di qualcosa che riuscisse a trasmettere efficacemente il messaggio divino alle masse analfabete. Più tardi sarebbero arrivate le cattedrali gotiche, dalle alte e luminossisime navate, e i quadri dei maestri del Rinascimento, ma nell’alto Medioevo l’opera viene svolta dalla musica.
Considerando anche i canti gregoriani, che presero il nome dall’individuo che li portò alle massime altezze, è difficile stimare l’impatto o la capacità “proselitica” di questo nuovo mezzo di comunicazione sulle masse. Tuttavia, analizzando l’effetto che fa su di noi, gente del ventunesimo secolo, si può facilmente ipotizzare una reazione di assoluta maestosità. L’opera di Gregorio I non si è fermata ai canti, ma ha stabilito il testo delle Litanie. Queste sono vere e proprie preghiere in cui vengono invocati i santi, e vengono recitate nei giorni di festa, nelle processioni o in generale nei momenti solenni.

A parte qualche imprecisione – non è certo che il canto gregoriano sia stato realmente inventato da Gregorio Magno, anzi, si ipotizza che sia addirittura posteriore di un paio di secoli – per il resto concordiamo in pieno!
Grazie per la precisazione, ho corretto l’articolo!
L’ha ribloggato su floretefloresbloge ha commentato:
L’ho condiviso anche su FB ma potremmo averlo scritto noi, quindi lo copiamo e incolliamo (o, come si dice con un terribile conio, lo “reblogghiamo”)
Sull’indiscusso potere temporale e spirituale di Gregorio Magno avrei forti dubbi, pochè l’Italia era stata appena invasa dai Longobardi e di vero potere al Papa ne era rimasto molto poco, tanto è vero che Gregorio visse la chiesa dei suoi giorni come “Chiesa degli ultimi giorni”. Definirlo sovrano assoluto del mondo conosciuto mi sembra un’espressione un pò forte….