Sesia-Val Grande conquista il titolo di geoparco UNESCO

La notizia è di qualche settimana fa, ma l’eco mediatico si è consumato velocemente. Innanzitutto, bisogna prima capire l’importanza del riconoscimento che la Val Grande (assieme al fiume Sesia che la attraversa) ha ottenuto. Un geoparco è una porzione di territorio che presenta un patrimonio geologico notevole e un modello sviluppo socio-economico sostenibile (ad esempio attraverso l’agriturismo e il geoturismo).

In un’epoca in cui “sostenibilità” è un termine ormai diventato di uso comune, queste iniziative vogliono premiare una gestione del territorio che riesca a sfruttare l’importanza del luogo senza stravolgere l’equilibrio tra natura e attività umane. Questo equilibrio, in Val Grande, appare più spostato verso la natura. Si ha l’impressione di lasciarsi dietro la civiltà per immergersi in una valle delimitata da verdi dirupi, grandi foreste e intime distese di prati. Sembra strano che proprio in questa valle si sia consumato uno dei rastrellamenti da parte dei nazisti più cruenti della Seconda Guerra Mondiale ai danni della Resistenza. Oggi queste contrapposizioni le abbiamo alle spalle.

Il recupero di queste zone che, passandomi il termine, definirei incantate è sacrosanto perchè tracciano un modello di conservazione importantissimo. Un modello che dovrebbe essere applicato per tutelare le numerosissime aree di interesse turistico oggi in pericolo nel nostro paese. Il Geoparco Sesia-Val Grande è stato insignito del titolo patrocinato dall’UNESCO lo scorso 5 settembre, e va ad aggiungersi alla lista internazionale dei geoparchi. Con l’autunno la Val Grande sarà ancora, se possibile, più affascinante: motivo per cui non sarebbe una brutta idea organizzare a breve un’escursione.

6 commenti su “Sesia-Val Grande conquista il titolo di geoparco UNESCO

  1. rpapac ha detto:

    Sarebbe bello poterci andare…

  2. Primi passi per creare ha detto:

    Ciao ho ricevuto il premio Versatile Blogger… adesso passo la nomination a te e spero che accetterai questo premio da parte mia. leggi il post: http://primipassipercreare.wordpress.com/2013/09/22/premio-the-versatile-blogger-award/

  3. Alessandra ha detto:

    E’ già qualche anno che volevo andare in Val Grande, credo proprio che sarà la mia prossima meta montana.

  4. serpillo1 ha detto:

    Bella idea un’escursione da quelle parti!

  5. Mauro Poggi ha detto:

    Scusate, non vorrei sembrare supponente ma non conosco la preparazione escursionistica di chi legge e mi pare doveroso avvertire.
    Frequento la Val Grande da diversi anni. E’ bellissima, personalmente ne sono innamorato, ma non è un luogo da escursionismo di classe T. Se veramente la si vuole conoscere, cioè entrarvi, è bene mettere in conto almeno tre giorni, dormendo in bivacchi e con tutto il necessario (cibo e ricambi) appresso, in uno zaino che rischia di pesare più di dieci chili. I tratti che si affrontano presentano difficoltà principalmente EE, con passaggi esposti a volte di II grado, ed è possibile che durante i tre giorni non si incontri anima viva, come è successo a me l’ultima volta, a giugno dell’anno scorso, quando vi ho portato un gruppo di amici del CAI di Arenzano. I sentieri sono mal segnati, a volte dev’essere più l’intuito che la traccia a guidare.
    Vi assicuro che l’esperienza vale tutta la pena, si tratta della maggiore area wilderness d’Italia e i panorami sono impressionanti, ma se decidete di andare fatelo in sicurezza: preparati fisicamente e guidati da qualcuno che conosca il territorio.

    … e dopo questo pistolotto, un grazie per la notizia davvero importante! 🙂

  6. loscalzo1979 ha detto:

    Un’altra bella notizia per il patrimonio italiano, sperando che ciò lo faccia conoscere e valorizzare ancora di più

Scrivi una risposta a Mauro Poggi Cancella risposta