Il Saltarello è un insieme di balli popolari di origine molto antica, tipici dell’Italia centrale. Nel Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria e Molise troviamo testimonianze di queste danze, praticate ancora oggi. La genesi del Saltarello può essere legata alla saltatio, un genere molto popolare tra i latini prima della conquista da parte degli antichi romani. La prima trascrizione di questo genere risale al XIV secolo, e nei documenti viene classificata come danza aristocratica.
Il saltarello fa infatti parte dei quattro modi basilari della danza di corte italiana, e viene utilizzato come modello per lo sviluppo di balli rinascimentali. Il mistero è quindi la relazione tra la danza di corte e quella popolare, una matassa da dipanare che lasciamo alla storiografia della musica. Il Saltarello esiste come ballo di coppia uomo-donna ma anche a quattro persone, in cerchio e processionali. Nelle diverse regioni tuttavia si possono trovare delle variazioni, e ci sono analogie con la Tarantella del meridione d’Italia. Il Saltarello ha riscosso molto successo nel mondo, e sono stati reinterpretati pezzi strumentali da gruppi come l’australiano Dead Can Dance.
La straordinaria varietà del Saltarello, che assume sfumature diverse anche passando di comune in comune, dimostra quanto la nostra cultura sia stata influenzata dalle divisioni politiche e territoriali. Chiediamo quindi a gran voce che questo patrimonio immateriale venga riconosciuto e tutelato così come si inizia a fare in altri importanti settori culturali.