Istella, il Nuovo Motore di Ricerca Made in Italy.

 

In un paese in fermento per le opportunità offerte da internet, con numerose startup che si stanno affacciando in questo vasto mondo, si aggiunge un motore di ricerca potenzialmente rivoluzionario: Istella, che in sardo significa proprio “stella”. Il portale è stato fondato da Renato Soru, il fondatore di Tiscali ed ex Presidente della Regione Sardegna. Sarebbe praticamente impossibile arrivare ai livelli di PageRank e raccogliere la mole di informazioni immagazzinate da Google, è invece più fattibile un progetto alternativo, una concezione diversa di motore di ricerca.

Ci sono altri paesi in cui il gigante californiano non è il numero uno, ma in genere sono solo copie del motore di ricerca più conosciuto. Istella invece presenterà due principali innovazioni: da una parte gli accordi con le enciclopedie come la Treccani, i vari archivi storici, riviste, mappe storiche e molto altro; dall’altra, l’intuizione di rendere gli utenti partecipi nella selezione delle pagine di qualità.

Il filo conduttore sarà la valorizzazione della cultura italiana, tema a noi molto caro. Il mercato è pronto e le intenzioni buone, tutti noi ci auguriamo che il progetto decolli. Per ora possiamo incominciare a sbirciare nei risultati e, perchè no, incominciare a contribuire.

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La Cappella Sistina Come Non l’Avete Mai Vista

Qual’è il punto più alto toccato dall’umanità intera, il riferimento e l’esplosione dell’ingegno, ammirato di generazione in generazione da secoli? Abbiamo diversi esempi, in ogni campo, ma c’è forse qualcosa di magnifico e inarrivabile che la Cappella Sistina ci trasmette. I tempi sono cambiati, la scienza ha lottato con la fede, ma in tutti gli uomini quest’opera risveglia curiosità, senso di smarrimento e ammirazione.

Completata in circa sessant’anni, sulla volta e sulle pareti della cappella restaurata hanno lavorato Botticelli, Perugino, Ghirlandaio, Michelangelo e altri grandi del Rinascimento. Dalla Consegna delle chiavi al Giudizio Universale, quest’opera ha ispirato molti artisti e commosso “semplici” uomini come Gandhi.

I numerosi visitatori, purtroppo, impediscono al prossimo di godere appieno dell’opera, ma anche se lontani da Roma possiamo oggi osservare il capolavoro senza forzature, con un ottima risoluzione. Il sito creato appositamente dal Vaticano consente di ammirare la Cappella Sistina, immersi nella bellezza e su una linea perpendicolare alla Creazione di Adamo.

Oggi i cardinali riuniti nel conclave hanno eletto il nuovo Papa, Jorge Mario Bergoglio, un gesuita di origini piemontesi. La votazione si è svolta come sempre a porte chiuse nella Cappella, che a breve tornerà ad essere visitabile. In ogni caso, l’unione di una istituzione secolare antichissima e le nuove tecnologie, internet e fotografie panoramiche, ci regalano un ottimo strumento per godere quando vogliamo di uno dei più grandi capolavori della storia dell’arte.

Tutti alle Urne! Era il 2 Giugno 1946.

A poche ore dall’apertura dei seggi, rispolveriamo un articolo del Corriere uscito un giorno speciale, un giorno storico. Era il 2 giugno del 1946 e l’entusiasmo della ritrovata democrazia si respirava nell’aria. Vent’anni di fascismo sono bastati per capire l’importanza del voto, e l’articolo testimonia questa consapevolezza. Oggi forse c’è più sfiducia, ma rileggere un documento storico può farci riflettere, e portarci tutti a votare domenica e lunedì!

«Tutti alle urne! E tutti alle urne con serietà, con compostezza, con calma e con un gioioso senso d’orgoglio. Sì, siamo orgogliosi di aver finalmente ritrovato noi stessi; orgogliosi di essere ancora dei cittadini; di avere riacquistato il diritto e il dovere – negatici dal fascismo col sostegno della monarchia – di contribuire individualmente e direttamente alle sorti del nostro Paese; orgogliosi che il domani d’Italia dipenda anche dal nostro piccolo voto odierno; orgogliosi di poterlo dare liberamente come ci detta la nostra coscienza. Tutti alle urne! Alle urne i vecchi che da più di venti anni mordevano il freno condannati – dal fascismo col sostegno della monarchia – a tacere, a disinteressarsi della cosa pubblica e ad assistere parzialmente passivi alla follia di Mussolini, affiancato dal Re, all’aberrante fanatismo dei nazionalisti, alla prepotenza, alla cupidigia, alla corruzione dei gerarchi che ci dovevano gradatamente portare a questa immane ruina; alle urne i giovani, giustamente lusingati di sentirsi oggi uomini e di dare, come tali, il loro appoggio alla creazione della nuova Italia nella quale dovranno affermare la loro personalità; alle urne le donne, le nostre donne tanto ansiose di tempi migliori in cui non dovranno più temere né piangere per i loro sposi, per i loro figlioli e per la loro casa. Tutti alle urne! Alle urne disciplinatamente, senza chiassate e senza provocazioni. Rinnoviamo l’esempio dato nella giornata delle elezioni amministrative quando dovunque, nei piccoli e nei grandi centri, tutto è proceduto con ordine, senza incidenti e senza tumulti talché gli stranieri stessi, sempre un po’ diffidenti verso di noi, ne sono rimasti sorpresi e ammirati. Tutti alle urne! Alle urne senza paure, serenamente convinti dell’importanza del nostro voto e fiduciosi nel successo della causa per cui andiamo a darlo. Ma quale sia per essere l’esito del referendum impegniamoci fin d’ora ad accettarlo e a rispettarlo. Così in questo riconoscimento e in questa accettazione della volontà popolare, noi daremo al mondo la miglior prova che siamo degni della libertà che abbiamo finalmente riconquistato». [Nu. Cds 2/6/1946]

Italiaiocisono sbarca su Youtube e Twitter!

Italiaiocisono è cresciuto moltissimo dalla sua nascita a metà novembre 2012. Sfondando il muro delle 9.000 visualizzazioni e contando 429 iscritti, ormai si può parlare di piccolo movimento. Tutti chiediamo più attenzione, più valorizzazione, più mercato per il settore culturale attualmente sottovalutato.

A ripensare quando giravo le bacheche degli ambienti universitari milanesi appiccicando ovunque i volantini di Italiaiocisono vien da sorridere. Roba da anni ’70 direbbe qualcuno. Oggi con internet possiamo raggiungere soleggiati paesini nell’entroterra catanese e sperduti borghi nelle Orobie occidentali, ma anche lussuose case nel Wisconsin e cittadine dell’Australia orientale.

Sempre quel qualcuno potrebbe urlare all’eccesso di machismo. A mia discolpa posso solo condividere con voi i dati delle statistiche e i numerosissimi contatti di italiani residenti nella penisola e oltreoceano. Con internet infatti le idee attraversano facilmente il mondo fisico e su questo blog siamo come i lampionai ottocenteschi: doniamo un po di luce alla nostra piccola cittadina di “appassionati di cultura” in continua espansione.

Alla società di oggi, ammettiamolo, piace sempre meno leggere lunghi articoli. Questo da una parte ci rattrista ma dall’altro pone nuove sfide: siamo nel bel mezzo di un profondo cambiamento e quindi o ci si mette a remare contro la famosa fiumana o si viene travolti. Per questo motivo Italiaiocisono sbarca su Youtube.

Date le mie abilità di regia non proprio decenti, ho pensato ad un metodo di condivisione che coinvolgesse tutta la rete. I video che hanno un posto sotto il grande ombrello della cultura italiana verranno caricati sul canale di Italiaiocisono con i dovuti riferimenti. Lo scopo è quello di avere contenuti che raccontino la cultura attraverso immagini e suoni, con l’immediatezza che le parole non riescono ad avere.

Non solo, Italiaiocisono sbarca su Twitter. Verrano condivisi automaticamente i nuovi post, in modo che tutti voi appassionati possiate seguire il blog senza dipendere dall’iscrizione su WordPress.

Finisco con i dovuti ringraziamenti a tutti voi che leggete e commentate Italiaiocisono. Se questo è un viaggio nella cultura italiana, qualche meta l’abbiamo già superata. E son già ricordi.

Primarie della Cultura, Vota Online Entro il 28 Gennaio!

Primarie è un sostantivo che abbiamo sentito spesso dal lessico politico degli ultimi mesi. Sono diventate un potente strumento per scegliere le persone che andranno a  rappresentare i cittadini in parlamento. Senza chiamare in causa convinzioni politiche si può affermare che le primarie siano alla base della democrazia rappresentativa.

Ma perchè limitarsi a scegliere dei candidati, seguendo comunque varie priorità e interessi, e non dedicarle anche ad altri ambiti? È quello che deve aver pensato qualche capoccione al FAI, il Fondo Ambiente Italiano, organizzazione privata che si occupa della conservazione, promozione e apertura al pubblico di parte del patrimonio culturale italiano.

L’iniziativa non poteva che chiamarsi Primarie della Cultura, un modo piuttosto diretto per indicare al prossimo governo le priorità da affrontare in campo culturale. Troppo spesso si è usato il nostro patrimonio negli slogan, sbandierato nei comizi affollati di gente dagli occhi luccicanti e infine dimenticato immediatamente dopo il bicchierino di spumante per festeggiare la vittoria. Ora il FAI dice basta, o meglio, i cittadini grazie al FAI dicono basta e si arricchiscono di uno strumento che speriamo venga usato sempre più spesso in futuro.

Al posto dei candidati, che spesso ci fan passare la voglia di sperare, sono messi in lista temi importanti e attuali: dallo stop al consumo di suolo alle startup, dal diritto allo studio alla salvaguardia delle biblioteche. In tutto 15 temi, ma il votante potrà sceglierne 3. Le primarie si svolgono dal 7 al 28 gennaio 2013 e si potrà votare appena dopo la registrazione sul sito dedicato . Tutti i cittadini italiani sono chiamati a dare il loro contributo, votando e diffondendo questa iniziativa importante e innovativa.

Dopo aver votato, commentate le vostre scelte qui sotto. Io ho trovato difficoltà nello scegliere solo 3 temi ed evitare di cliccare una settantina di volte su tutti e 15, ma alla fine ho scelto quelle che mi stanno più a cuore, alla fine i principi che portano avanti questo blog:

1. Leggi che tutelino e valorizzino il settore terziario della cultura, permettendo un incremento degli investimenti privati.

2. Incentivi alle startup e ai giovani: questo può essere il motore della ripresa.

3. Più storia dell’arte a scuola: è un punto per cui mi sono sempre battuto e non pensavo fosse così sentito anche da molti altri.

Voi a quali temi avete dato la priorità?

Il Ponte di Rialto e il Restauro Finanziato da Diesel

Diesel è un’azienda di abbigliamento fondata nel 1978 da Renzo Rosso e Adriano Goldschmied con sede a Molvena, in quel di Vicenza. Dalla metà degli anni ’80 Rosso acquisisce la proprietà dell’azienda e la espande aprendo negozi in tutta italia e all’estero fino ad avere punti vendita in tutto il mondo. Con una accorta strategia di marketing il brand Diesel si è affermato nel settore della comunicazione.

Diesel fattura più di un miliardo di euro l’anno grazie a 400 boutique, ma si possono trovare i suoi prodotti in oltre 5000 negozi multimarca. E’ un azienda molto innovativa e dinamica, che sta investendo e si sta inserendo in settori in cui non è ancora presente come la biancheria o la bigiotteria. Non solo, continua con la propria campagna di marketing nel migliore dei modi: restaurerà il ponte di Rialto a Venezia.

Dopo il gruppo Tod’s di Della Valle che si è impegnato a restaurare il Colosseo, ecco che Diesel si è aggiudicato l’appalto per rimettere a nuovo il celebre ponte. 5 milioni di euro è la cifra che verrà sborsata da Diesel, che però avrà un grandissimo ritorno in immagine e pubblicità: avrà la possibilità di organizzare un evento a Piazza San Marco e due a Palazzo Ducale. Le indagini preliminari partiranno nel 2013 e alla fine del 2015 il ponte ritornerà ai fasti di un tempo.

Possiamo evidenziare la lungimiranza con cui le due sopracitate aziende investano nel restauro di un bene pubblico in cambio di un ritorno di immagine. Si può obiettare che in questo modo si “vendano” i monumenti ai privati, ma di fronte a uno Stato che non riesce a conservare la propria ricchezza e anzi sembra faccia di tutto per rovinarla, questo tipo di iniziative paiono miracoli in un settore umiliato dai continui tagli. Un plauso va quindi all’azienda che oltre all’ingente investimento, ha il merito di essere stata l’unico soggetto privato che si è presentato in gara. Noi nel frattempo aspettiamo trepidanti di poter ammirare questo iconico ponte in abito nuovo.