Monteverdi e l’Orfeo: la nascita del Melodramma.

Qualcuno conoscerà Orfeo dalla mitologia greca: la sua suprema abilità nel suonar la lira, il suo infinito amore per Euridice, i viaggi con gli Argonauti e la sua discesa nell’Ade. Qualcun’altro conoscerà l’Orfeo come la prima e grande opera melodrammatica della storia della musica. Badate, non fu Claudio Monteverdi a inventare l’Opera! Questa fu concepita da un gruppo di intellettuali fiorentini riuniti sotto il nome di Camerata de’ Bardi, dal nome dell’omonimo mecenate che li ospitava in casa propria, e consisteva nella fusione di canto e recitazione il tutto accompagnato da musica.

L’Opera si diffonde velocemente in Italia nelle grandi città rinascimentali come Roma e Venezia. Il genere sarà molto importante per la cultura del nostro paese: moltissimi compositori italiani vi si butteranno a capofitto e contemporaneamente colonizzerà anche tutto il continente europeo e in seguito il mondo.

Ma siamo andati troppo in là nel tempo e abbiamo lasciato indietro Monteverdi, il vero “colpevole” della diffusione massiva di questo importante genere musicale. Costui nasce nel 1567 a Cremona, città storicamente molto importante per la musica, e dopo aver completato gli studi in questa città si reca in importanti centri rinascimentali dove il mecenatismo era d’uso comune come Verona, Milano e Mantova. Qui scrive componimenti musicali sotto i Gonzaga, ma è quando si reca a Firenze che conosce le innovazioni in campo musicale.

In questa città incomincia a comporre intermezzi e ne sviluppa una forma personale. Finalmente mette mano all’Orfeo, su libretto di Alessandro Striggio, e richiede un organico strumentale notevole e i cantanti lirici destinati ad essere protagonisti delle epoche successive. Monteverdi con l’Orfeo cambia le regole e diffonde massivamente un nuovo modo di concepire la rappresentazione teatrale, inventando il melodramma e segnando il passaggio dal Rinascimento al Barocco musicale.

3 commenti su “Monteverdi e l’Orfeo: la nascita del Melodramma.

  1. mcc43 ha detto:

    Grazie, diffondo il post interessantissimo e seguo blog 🙂

  2. Locanda dell'Arte ha detto:

    caspita!!!! molto molto molto interessante…
    spero avremo presto occasione di approfondire le ricerche con sacmbi che mi “inghiottiscono”, tanto: per le mie origini veronesi / l’Arena, per il mio esser cresciuta a Milano / La Scala ed ora abitare in Monferrato / terra dei Gonzaga e dove… ci sono tanti segni musicali
    stranamente, anche stupendi piccoli (beh… certo… piccini soprattutto se confrontati con Arena e Scala…!!!) ma perfetti teatri in paesini minuscoli… in aperta campagna!
    nel vagare e divagare sul tema, ho scoperto che, come a Cremona, qui, la musica risuona anche ai tocchi e rintocchi dei maestri liutai: http://locandadellarte.wordpress.com/2012/12/11/stradivari-a-cremona-e-cozio-di-salabue-in-monferrato/
    e poi, c’è tanto altro ancora… che magari potrai scoprire proprio tu, che te ne intendi più di me!!!

  3. […] un grande musicista del primo Barocco, contemporaneo dell’inventore del melodramma Monteverdi di cui abbiamo già parlato. Nasce infatti nel 1587 a Roma in un periodo di grande importanza: si sta passando dalla musica […]

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