“Un Giorno Credi” di Edoardo Bennato. 1973.

E’ il 1973 ed esce l’album  “Non farti cadere le braccia“. L’autore è Edoardo Bennato, un giovane musicista di Napoli che come molti altri tenta la strada della musica, galvanizzata in quegli anni dall’ondata rivoluzionaria provocata dai Beatles. Grandi gruppi statunitensi e inglesi raggiungono vendite record e gli appassionati accorrono numerosi con ogni mezzo ai concerti.

Bennato inizialmente non riscuote un grande successo, ma la diffusione del primo disco e l’uscita de I buoni e i cattivi nel 1974 fanno decollare la carriera del cantautore: il resto è storia. Oggi rispolveriamo gli inizi e ascoltiamo una delle sue prime canzoni, che tra l’altro è anche una delle più famose già da allora, tanto da meritarsi un posto anche nell’album del ’74.

Un giorno credi è una di quelle canzoni in cui ognuno trova un proprio senso, quindi dare un’unica interpretazione sarebbe impossibile e toglierebbe la poesia. Lezione di vita? Critica alla società? Speranza per un futuro migliore? Possiamo solo azzardare ipotesi mentre ascoltiamo questo grande pezzo della musica italiana.

“La Voce del Padrone” di Franco Battiato.

Franco Battiato è uno di quelli che quando scrive le canzoni sembra viaggiare su un tappeto volante, entrare dentro le abitazioni e nei cuori di tutti i popoli del globo. Si immerge nelle tradizioni, nei costumi e nell’animo umano immutabile e irrazionale raccontandone le voci profonde. La voce del padrone è il nome di un indimenticabile album del 1981, quello che ha portato Battiato alla ribalta e che ha segnato per primo in Italia il milione di copie vendute. Parliamo di un album che contiene Bandiera Bianca che ascoltiamo ora, la scherzosa Cuccurucucu, la sognante Centro di Gravità Permanente, l’estiva Summer On A Solitary Beach e altre grandi canzoni.

Oggi Battiato è assessore alla cultura della regione Sicilia. In un tempo in cui avere una carica politica non è considerato essere al servizio delle persone, crediamo che un artista che abbia rinunciato al compenso e che sia egli stesso parte della nostra cultura sia un grande segnale di speranza per una regione spesso sfortunata sotto questo punto di vista. I lettori siciliani ci sapranno dire meglio sul suo operato, nel frattempo ascoltiamo i capolavori che ci ha donato nella sua lunga carriera…

Passato e Presente. Lucio Dalla. 1973.

Lucio Dalla è un personaggio dai molteplici volti: quello popolare delle canzoni a memoria e quello enigmatico e riflessivo. Si conosce molto bene il Dalla della prima categoria, quello che si sente alla radio e nei karaoke, ma con i mezzi di oggi è possibile conoscere facilmente anche i lati più profondi di quest’uomo che ha capito e cantato gli italiani, e che s’è fatto beffe delle contraddizioni di tutto un popolo.

Il pezzo che ascoltiamo oggi si chiama Passato e Presente, uscito nel 1973 nell’album “Il giorno aveva cinque teste“. La prima parte della canzone ci racconta il passato, con ritmi vivaci e testi da amarcord. Il cantare nostalgico finisce presto e veniamo proiettati in avanti, lontano da quei tempi.

Tocca al presente, serioso e irrazionale, descritto con un tocco che solo un matto come Dalla poteva regalarci. Quanti altri capolavori sottovalutati si nasconderanno tra un Lupo e un Caruso? A voi la conta..