Buon 2013!! L’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti

Dopo aver finito di festeggiare il Natale, eccoci di nuovo alle prese con il capodanno. Auguri di buon anno a tutti i lettori di Italiaiocisono! Il 2013 forse sará l’anno in cui la crisi allenterá il morso, un altro per riscoprire il modo con cui uscirne: noi proponiamo la cultura. Proprio questo tema sará al centro di un’evento importantissimo che occuperà tutti i prossimi 12 mesi. Il 2013 é infatti l’anno della cultura italiana negli stati uniti.

È un appuntamento importante per entrambi i paesi, molto legati a livello storico, culturale ed economico. Gli immigrati italiani nei decenni passati hanno portato con sè la voglia di lavorare, lo stile di vita e i racconti di un paese pieno di contraddizioni. Gli italiani e i propri figli hanno scalato la societá aperta statunitense, e hanno contribuito alla diffusione della nostra cultura a ogni livello. Sono diventati politici, imprenditori, attori e artisti e hanno creato una vastissima rete di relazioni tra gli USA e l’Italia che è servita per mostre, scambi culturali, aiuti economici, discussioni e molte altre attivitá. Non solo nelle celebrazioni del Columbus Day, alle vittorie sportive dell’Italia o alla Liberazione si festeggia nelle piazze delle grandi cittá americane, l’apprezzamento è continuativo e forse gli italoamericani tengono piú al nostro paese che i propri padri: constatazione al contempo dolce e amara.
Il 2013 vedrá oltre 180 eventi in 40 cittá americane, e le tematiche spazieranno dall’Arte, alla Musica, al Design, alla Cucina e tutti gli altri ambiti per cui ci possiamo permettere di mostrare la via a molti altri paesi del mondo.

Verrá mostrato il David-Apollo di Michelangelo a New York, le orchestre italiane come la Filarmonica della Scala suoneranno Verdi nelle sale da concerto statunitensi sotto la direzione di Riccardo Muti, le poesie dei grandi poeti italiani illumineranno i bus delle cittá, si festeggeranno il settecentesimo compleanno di Boccaccio e il cinquecentesimo del Principe di Machiavelli, e la lista é ancora lunga. Il grande evento é patrocinato dalle Istituzioni italiane e statunitensi, oltre che da due importantissime aziende del nostro paese: Eni e Intesa.
Insomma, per un buon inizio del 2013 vale la pena leggersi il programma, e magari pianificare un viaggio negli USA per rendersi conto della portata di questo evento. Inoltre, iniziative come Eataly riscuotono un grandissimo successo nel mondo e c’é sempre piú richiesta di made in Italy. Alla luce di tutto ció, cerchiamo di sfruttare questo anno per riscattare la nostra cultura e per renderla piú fruibile!

7 commenti su “Buon 2013!! L’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti

  1. contemporaryvenice ha detto:

    Speriamo che che per cultura italiana non s’intendo soltanto quella del nostro grande passato. Ricordo un expo ad Hannover dove c’erano Leonardo, Ferrari e Marinetti. Mi piacerebbe più attenzione e maggiore sostegno per la produzione culturale di oggi, che sarà il patrimonio culturale delle generazioni future. Insomma, senza lasciare pezzi indietro, cerchiamo di guardare avanti.

  2. Fede! ha detto:

    Sono piacevolmente sorpreso da questa preziosa e importante iniziativa, che senz’altro valorizzerà il Bel Paese negli Stati Uniti: probabilmente è proprio vero che i numerosi italo-americani che hanno contribuito e contribuiscono tuttora a rendere grandi gli States tengono persino più di noi alla cultura e alle tradizioni italiane!

  3. dafnevisconti ha detto:

    Ma in Italia invece cosa succederà??

  4. igiardinidiilio ha detto:

    L’attenzione degli statunitensi (non soltanto degli italoamericani) per la cultura italiana è costante nel tempo. A questo proposito mi piace ricordare che il 6 dicembre 2010 il Congresso ha solennemente dichiarato Andrea Palladio “padre dell’architettura americana”, e la proposta non è partita da un italoamericano, bensì dal deputato democratico del New Jersey Bill Pascrell. Si tratta di un grande riconoscimento da parte del popolo americano che avrebbe meritato più attenzione da parte della stampa.

  5. chipemerletti ha detto:

    Non lo sapevo. Purtroppo non credo che la situazione economica sarà tale da permettermi di tornare negli USA ma sognare non guasta mai…

  6. icittadiniprimaditutto ha detto:

    Reblogged this on Pier Carlo Lava.

  7. Matafione ha detto:

    Fortunati ‘sti statunitensi: si beccano tutto il meglio dell’Italia e la feccia ce la lasciano a casa nostra.

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