Enrico Forlanini, Pioniere dell’Aviazione Italiana e Mondiale.

Di Leonardo ce ne può essere solo uno nella storia dell’umanità, ma forse una parte dell’illustre scienziato è rinata nella mente di Enrico Forlanini. Nato nel 1848 a Milano, figlio di un primario d’ospedale e fratello di un medico due volte candidato Nobel, il piccolo Enrico riceve un’istruzione militare. Assegnato ad una caserma di Casale Monferrato, crea in questo periodo i primi modelli di elicottero e, spinto da una irrefrenabile sete di conoscenza, decide di frequentare la Scuola di Applicazione del Regio Istituto Tecnico Superiore, il futuro Politecnico di Milano.

Appresi i fondamentali dell’ingegneria da maestri come il leggendario Giuseppe Colombo, Forlanini si laurea in ingegneria industriale. Dopo un breve periodo come insegnante viene trasferito in alcune città d’italia, ma nel 1877 ad Alessandria riesce a far volare l’elicottero da lui progettato fino a 13 metri d’altezza, il primo di metallo propulso da un motore a vapore. Negli anni successivi progetta aerei spinti da razzi e un aliante biplano, quindi viene assunto come impiegato nella ditta Stabilimento Gazogeno Fonderie Meccanica per poi diventarne il titolare. Qui ha modo di interessarsi seriamente ai suoi progetti, e si dedica al dirigibile: un mezzo che allora rappresentava il futuro, sviluppato da pionieri come Ferdinand von Zeppelin. I suoi dirigibili vengono acquistati dal governo britannico, dal Regio Esercito e dalla Regia Marina italiana.

Forlanini tuttavia esprime il genio con la più grande delle sue invenzioni: l’idroplano. Questo è il progenitore del moderno aliscafo ed è pensato come mezzo di addrestramento per piloti. Il primo prototipo a motore a scoppio arriva nel 1905, mentre nel 1910 viene introdotto nel mercato un modello che può ospitare 6 persone. Forlanini brevetta le sue creazioni negli Stati Uniti e nel Regno Unito,  contribuendo allo sviluppo dell’aeronautica con l’incessante produzione di idroplani.

Forlanini è stato un uomo spericolato e sportivo, amante degli sport estremi e dell’innovazione industriale.  Egli rappresenta una quelle https://i0.wp.com/www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/volo/linate20.jpgpersonalità che hanno fatto grande il nostro paese e il settore in cui hanno speso le proprie energie. Grande studioso dei progetti leonardeschi, ne ha incarnato lo spirito e lo ha sfruttato in un’attività industriale. Per ricordare la sua attività gli è stato dedicato l’Aeroporto di Linate, l’adiacente Parco ed un settore del Politecnico di Milano. A 83 anni dalla sua scomparsa, rendiamo onore ad un uomo che ha fatto volare l’Italia e il Mondo.

Buon 2013!! L’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti

Dopo aver finito di festeggiare il Natale, eccoci di nuovo alle prese con il capodanno. Auguri di buon anno a tutti i lettori di Italiaiocisono! Il 2013 forse sará l’anno in cui la crisi allenterá il morso, un altro per riscoprire il modo con cui uscirne: noi proponiamo la cultura. Proprio questo tema sará al centro di un’evento importantissimo che occuperà tutti i prossimi 12 mesi. Il 2013 é infatti l’anno della cultura italiana negli stati uniti.

È un appuntamento importante per entrambi i paesi, molto legati a livello storico, culturale ed economico. Gli immigrati italiani nei decenni passati hanno portato con sè la voglia di lavorare, lo stile di vita e i racconti di un paese pieno di contraddizioni. Gli italiani e i propri figli hanno scalato la societá aperta statunitense, e hanno contribuito alla diffusione della nostra cultura a ogni livello. Sono diventati politici, imprenditori, attori e artisti e hanno creato una vastissima rete di relazioni tra gli USA e l’Italia che è servita per mostre, scambi culturali, aiuti economici, discussioni e molte altre attivitá. Non solo nelle celebrazioni del Columbus Day, alle vittorie sportive dell’Italia o alla Liberazione si festeggia nelle piazze delle grandi cittá americane, l’apprezzamento è continuativo e forse gli italoamericani tengono piú al nostro paese che i propri padri: constatazione al contempo dolce e amara.
Il 2013 vedrá oltre 180 eventi in 40 cittá americane, e le tematiche spazieranno dall’Arte, alla Musica, al Design, alla Cucina e tutti gli altri ambiti per cui ci possiamo permettere di mostrare la via a molti altri paesi del mondo.

Verrá mostrato il David-Apollo di Michelangelo a New York, le orchestre italiane come la Filarmonica della Scala suoneranno Verdi nelle sale da concerto statunitensi sotto la direzione di Riccardo Muti, le poesie dei grandi poeti italiani illumineranno i bus delle cittá, si festeggeranno il settecentesimo compleanno di Boccaccio e il cinquecentesimo del Principe di Machiavelli, e la lista é ancora lunga. Il grande evento é patrocinato dalle Istituzioni italiane e statunitensi, oltre che da due importantissime aziende del nostro paese: Eni e Intesa.
Insomma, per un buon inizio del 2013 vale la pena leggersi il programma, e magari pianificare un viaggio negli USA per rendersi conto della portata di questo evento. Inoltre, iniziative come Eataly riscuotono un grandissimo successo nel mondo e c’é sempre piú richiesta di made in Italy. Alla luce di tutto ció, cerchiamo di sfruttare questo anno per riscattare la nostra cultura e per renderla piú fruibile!

Addio Rita Levi Montalcini, Paladina della Scienza e delle Donne.

Rita Levi-Montalcini ci ha lasciato oggi nella sua casa a Roma, a 103 anni dalla sua nascita. La vita di Rita é stata difficile, ha vissuto le leggi razziali fasciste ma ha conosciuto anche la gloria con le proprie ricerche negli Stati Uniti. La passione per la medicina e la caratura da scienziata le hanno permesso di fare scoperte eccezionali osservando la crescita dei tessuti nervosi.

Il Nobel del 1986 é stato un grandissimo onore ma non certo l’unico riconoscimento. Nel 2001 é stata inoltre nominata senatrice a vita e oltre alla ricerca ha dedicato una gran parte della sua vita alla promozione della cultura scientifica, avendo a cuore i giovani e impegnandosi con conferenze, attivitá in fondazioni e molto altro.

La vita di questa donna é avvincente e riempie di orgoglio. Infatti non solo le donne devono ammirare Rita, che ha contribuito moltissimo al miglioramento delle condizioni di tutte loro nella societá, ma anche tutta la collettività per aver portato avanti la tradizione scientifica del nostro paese e aver difeso principi sacrosanti e condivisi da molte persone nel mondo. Un grazie di cuore da parte di tutti noi a questa grande donna che, alla fine, é stata la nonna di tutti gli italiani.