In un’epoca in cui l’elettromagnetismo viveva il suo periodo d’oro, Guglielmo Marconi fece la storia con l’applicazione pratica delle scoperte scientifiche nel campo delle onde radio. Dal 1895, anno in cui Marconi trasmise e ricevette il primo segnale radio sono passati quasi 120 anni, e solo in questi mesi la radio sta migrando velocemente al digitale dopo più di un secolo di trasmissioni analogiche.
La radio non ha più l’importanza che aveva una volta, ma quello che ci ha insegnato il nostro Jobs d’altri tempi è che bisogna sempre credere nell’innovazione. Il tema della comunicazione era caro a Marconi, e proprio per questo sua figlia Gioia Marconi Braga ha istituito la Marconi Society (con sede negli Stati Uniti) e l’annuale Marconi Prize, un premio di 100.000 dollari per gli innovatori del settore. Tra i vincitori famosi del premio si contano Lawrence E. Page and Sergey Brin, i fondatori di Google, e Tim Berners-Lee, l’inventore del World Wide Web, mentre quello di quest’anno è andato a Martin Cooper, l’inventore del telefono cellulare.
La fondazione con la propria attività fa un favore all’umanità, premiando i soggetti che ogni giorno lavorano per il progresso, e all’immagine dell’Italia, che viene ricordata per le proprie conquiste e non come al solito per i propri problemi. Anche Marconi è dovuto andare all’estero per dare un carattere internazionale alle sue invenzioni, e questa è una stortura che affligge ancora oggi il nostro paese attraverso la fuga dei cervelli, ma questa è un’altra storia. Aspettiamo trepidanti il premio dell’anno prossimo, sperando in una grande invenzione che nasca da questa parte dell’oceano!